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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

IL 7 APRILE 2018 - "LE ULTIME LUNE" - COMMEDIA DI FURIO BORDON, CHIUDE LA XVIII STAGIONE DI PROSA AL TEATRO ANGIOINO IN MOLA DI BARI



Sembra di aver pubblicato ieri il programma e l'imminente avvio della Stagione di Prosa di
quest'anno, invece ci ritroviamo a scrivere che anche questo percorso volge al termine.
E' vero le cose belle passano in fretta, ma possiamo essere certi di due cose:
che ci saranno altri spettacoli nel teatro molese e che sicuramente la prossima stagione sarà altrettanto gradevole.

Il Teatro Angioino, in Mola di Bari (Ba), con la direzione artistica di Francesco Capotorto, presenta, per la XVIII Stagione di Prosa 2017/18,
sabato 7 aprile 2018, h.21,00
la Compagnia La Cricca ( da Taranto), in " Le ultime lune"
commedia di Furio Bordon.
Con Aldo L'Imperio, Anna Cofano, Giuseppe Nardone.
Regia Aldo L'Imperio.

Si tratta dell'ultima rappresentazione di questa prestigiosa rassegna e prendendo spunto dal titolo, vorrei inserire un intermezzo musicale:


Goodnight Moon, cover eseguita dai compaesani "Senza Meta" con la voce di
Graziana "Jana" Campanella entra, a mio parere nell'atmosfera di questo lavoro della compagnia tarantina che anche se strizza l'occhio alla musica classica risalta nelle sensazioni di questo pezzo.

Quando ci catapulteremo nello spettacolo, vedremo alle pareti  le immagini di Walt Disney che lasciano una tenera impronta infantile, ascolteremo la musica di Bach risuonare nella stanza.

E' la stanza nella quale l'anziano professore, protagonista di Le ultime lune comincia il malinconico eppure ironico percorso tra le memorie del suo passato, ricco di tutte le dolcezze e le amarezze di una vita, prima di ritirarsi in un ricovero per non "disturbare", con la propria presenza, la famiglia del figlio.

Una storia, semplice ma piena d'intimo pathos.

Delicato, toccante, crepuscolare e assolutamente vero: Le ultime lune dell'autore triestino Furio Bordon, è uno degli esempi più riusciti e commoventi di drammaturgia contemporanea.

Pensieri e fantasie che si rapportano spesso a momenti lontani della vita, perché, come diceva Mastroianni, "dopo una certa età è inevitabile che si torni al passato e si parli con i fantasmi".

"e cosa succede se la luce si spegne
e se per caso il vento comincia a soffiare
fuori dalla porta e mi segue sino a casa

Quindi, luna della buona notte
io voglio il sole
e se non arriva presto
io potrei stancarmi
no, non accadrà presto dato che sto per dire buonanotte luna" 
recita più meno, traducendo in italiano un pezzo del  testo della canzone che ho scelto per accompagnare questo articolo.

I fantasmi e la malinconia con la luna come riferimento come trade d'union con quel concetto che se vogliamo all'ottimismo si sposa addirittura con la tecnologia, la scienza e la ricerca e contemporaneamente con diversi modi di vedere le cose.

Per esempio, la notizia secondo la quale l'acqua sulla Luna non sarebbe confinata solo nelle regioni polari come si riteneva in precedenza, ma sarebbe distribuita su tutto il satellite, come rivelato da una nuova indagine sui dati raccolti da due missioni lunari e condotta dal Goddard Space Flight Center della Nasa è una notizia scientifica i cui risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista "Nature Geoscience".

Questo può significare diverse cose: che in futuro potrebbe essere utilizzata come acqua da bere o convertita in idrogeno e ossigeno per alimentare i propellenti dei razzi durante le missioni spaziali, ma anche che quello che ritenevamo quasi morto è in realtà pieno di vita anche se non riuscivamo a vederlo.

Il dubbio adesso è:
Il protagonista di Le ultime lune, vedrà l'acqua sulle sue lune o nonostante l'ironia, resterà arida la sua analisi e malinconicamente si darà per vinto?
Beh, questo per scoprirlo, ci si dovrà recare in teatro; 
al momento basti sapere che già interpretato magistralmente da Marcello Mastroianni, il personaggio diviene ora banco di prova per Aldo L’Imperio che lo impersona dopo dieci anni dalla prima messa in scena con una maggiore consapevolezza.

Ritroviamo Anna Cofano nelle vesti della moglie defunta, mentre il figlio è interpretato da Giuseppe Nardone.

Info e prenotazioni nei seguenti giorni della settimana: ogni venerdì, sabato e domenica presso il Botteghino del Teatro Angioino, in via S. Pellico n.7 in Mola di Bari (Ba) dalle 18:30 alle 20:30, tel: 080.4713061.

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