Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

SE "SEINFREQUENZA" CHILLO E' NU BUONO GUAGLIONE, (AL MASSIMO) MA CHE PECCATO CA E' NU POCO RICCHIONE.



Avete mai pensato al fatto che la nostra percezione della realtà non corrisponde alla realtà esterna?

Capita molto stesso che i nostri stessi capisaldi, tendono a vacillare se c'è di mezzo una persona a cui teniamo e quello che prima era tabù può anche diventare l'ovvietà.

Già il rapporto tra noi e il mondo esterno è filtrato dal nostro stesso corpo e quindi dai nostri sensi che percepiscono sensazioni visive, uditive, tattili, olfattive, gustative.

Se ci aggiungiamo il fatto che rielaboriamo le informazioni, vediamo come la percezione può essere influenzata da variabili di tipo soggettivo,

Se metti su una band, è chiaro che affinché tutto vada bene, i componenti devono viaggiare tutti sulla stessa lunghezza d'onda, pur rimanendo persone diverse, con il proprio bagaglio, temperamento e personalità, ma si deve avere quel mix che fa di un gruppo, per certi versi una cosa sola.

Il fatto che una band del mio paese si chiami "Seinfrequenza" non può che cadere a fagiolo sull'argomento.

Probabilmente il nome scelto gira più sulla frequenza intesa come quella del suono, ma nel momento che hai chiesto se lo sei anche tu, non possono non credere che voglia anche significare "Sei sulla stessa lunghezza d'onda".

Quando ti rapporti o parli di un amico, di una donna, di parenti, per quanto si possa credere di essere obiettivi, si finisce per essere condizionati dal rapporto che hai con l'oggetto del tuo discorso.

Di conseguenza anche i concetti di normalità tendono a cambiare dalla soggettività e dall'esperienza che hai con le varie categorie di persone (ammesso che queste ultime si possano catalogare).

Così capita che quello che non sopporti di una persona che non ti va a genio, diventa tollerabile nel momento in cui si tratta di un amico, una persona a cui vuoi bene o che semplicemente ti sta simpatico.

In una società che si permette (paradossalmente) anche di dare un giudizio sui diritti civili, (del resto c'è voluto un decreto e successiva legge per rendere legale una cosa ovvia) diventa fondamentale cercare di avere a che fare con tutti, affinché un meccanismo come quello citato, diventi una fonte per farsi un'opinione diversa in base all'esperienza.

"Chillo è nu buono guaglione” rientra nel solco delle molteplici rappresentazioni della convivenza tra il "napolatano comune" e il "femminiello", ma potremmo allargare il discorso.

Pino Daniele usa la parola "ricchione" come dialetto e non come termine dispregiativo anche se la frase ha un senso "troppo comune" di accezione. (ma sarebbe quello che direbbe "la gente")
Comunque è per spiegare come si sente il protagonista e come lo vede la società dei "normali"

Nel testo c'è qualche imprecisione: travestitismo, transessualità e prostituzione e la ricerca conformistica di normalità magari non sono lette nella maniera giusta, ma parliamo di un brano scritto 40 anni fa.

Però ammettiamo che "Teresa" non fosse nu buono guaglione, sarebbe stato anche nu schifos ricchion?

Ecco, troppo spesso siamo portati a cambiare il nostro modo di vedere le cose in base alle persone con cui ci rapportiamo.

Di conseguenza se non accade, gli etero possono non tollerare i gay (o viceversa)
come gli abitanti del nord possono odiare i meridionali (o viceversa)
o come gli italiani possono odiare gli stranieri, i bianchi i neri, i  rossi i gialli, ecc ecc...
e perché?

Perché molto spesso non si conoscono le persone e le situazioni, ci si affida agli stereotipi imbecilli e si rimane rinchiusi nel proprio mondo limitato.

La conoscenza dovrebbe riguardare tutto, dalla storia, allo studio, ma anche alla conoscenza stessa delle persone, la loro cultura, i loro costumi, il loro modo di vedere le cose e rapportarsi con la realtà.

Solo così "Seinfrequenza" col mondo.

Perché ho scelto di scrivere una riflessione che partiva da un brano di Pino Daniele, pubblicando non il pezzo originale dell'artista napoletano, ma una cover fatta da una band del mio paese?

Mah! Per tanti motivi....
  • Perchè a quella manifestazione, andata in scena al Teatro van Westerhout di Mola di Bari ho partecipato anch'io
  • Perchè è bello che una band di giovani si cimenti in un brano del genere, sia per la difficoltà che per l'intensità ed i significati,
  • perché il fantastico batterista di questa formazione è parente di un mio collega,
  • perché bestemmiavo di dover lavorare il giorno dopo ed era prevista pioggia 
  • Perché ci vogliono dei musicisti con i controcazzi per eseguire questo brano,
  • Perché guardavo questo video quando ho cominciato a fare questa riflessione.
  • guardavo questo video perché l'altra sera ho incontrato il cantante della band e non lo vedevo da tanto tempo....
Questa lista è tutta collegata....
"Seinfrequenza" ... io, si.

Certo, potrebbe capitare che alcune persone quando vedranno apparire il link di questo post, leggeranno solo il titolo e cominceranno ad imprecare contro questo articolo "omofobo", basterà aprirlo per vedere che invece si tratta del contrario.....

quelle persone "non sono in frequenza"....
aprire bocca senza sapere di cosa si stia parlando
è uno dei più grandi difetti dell'umanità....

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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