Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

L'ANIMA DEL PD CHE GUARDA AL .... "FUTURA"




Ci sono più anime in una persona per cui non si può mai definire quale sia il reale temperamento o le principali caratteristiche dell'individuo, è un dato di fatto ed alle volte siamo noi stessi a sorprenderci di alcune cose che facciamo, diciamo, pensiamo.

Ovviamente è ancora più facile se un concetto del genere lo rapportiamo ad un gruppo di persone che possono essere una famiglia, una classe a scuola, un'associazione, ecc...
figuriamoci un partito politico, specialmente se anche a livello nazionale non è esente da questo tipo di situazioni.

E' in questa falsa riga, alimentato dalle vicende politiche, ingarbugliate anche dalla caduta della precedente amministrazione, che il Pd molese sta vedendo nascere delle differenze di vedute circa i temi e le modalità di azione.

Nei giorni in cui tutto questo prendeva forma, ma anche ora, c'è qualcuno che ipotizza che tutto questo comporterà la creazione di una lista civica alle prossime elezioni comunali.
La verità è un'altra, almeno nelle dichiarazioni degli interessati, di conseguenza è nata la necessità di "uscire allo scoperto" (anche se nessuno si nascondeva) e proporre la propria verità ed i propri progetti per arrivare al miglior risultato possibile, nelle intenzioni.

Di fatto, i cosiddetti  “autoconvocati” , capeggiati dall’ex consigliere comunale Antonio Tricase   non hanno intenzione di creare nessuna lista che concorra a guidare il paese in contrapposizione al Pd.

Quella che si sta andando a formare è un' associazione politico-culturale che prende il nome di  “Futura”.

Perché creare questo soggetto?
E chi include?

Sicuramente perché c'è un punto di vista diverso all'interno del partito e certamente l’esito congressuale ha lasciato parecchie perplessità circa le scelte di quella che al momento possono considerare l'altra parte o l'altra anima.

La cosa interessante è che Futura  è aperta anche all’esterno e alle realtà attive sul territorio, così da poter coinvolgere chiunque abbia a cuore le sorti del proprio paese o chi già lavora in quella direzione.

Antonio Tricase, già candidato alla segreteria del Pd prima della rinuncia, sarà il presidente.
I vice rispondono ai nomi di  Giuliano Parente e Caterina Pesce, la segretaria sarà Antonella Scarimbolo e il cassiere Lorenzo Giliberti, per elencare gli organismi interni.

Gli autoconvocati del Pd, gettando le basi costitutive, escono da quel chiacchiericcio che molto spesso fa a botte con quella che è la verità, descrivendo la realtà dei fatti, nell’attesa di una vera e propria presentazione pubblica.

E' chiaro che un gruppo così nutrito non vuole fare da coreografia o folclore alla prossima campagna elettorale, ma non c'è, come più volte ribadito, almeno al momento, nessuna volontà di rompere con il Pd.

Ciononostante è possibile, in questa maniera, assumere un ruolo chiave, sia per l'allargamento ad eventuali soggetti interessati che all'azione, riconducibile ad un impegno anche civico, nell’ambito di un centrosinistra che, al momento, appare abbastanza frammentato.

La formula da invocare sta nella frase “Pd credibile e responsabile” in modo che sia un concetto che responsabilizzi tutti gli attori di quello che molto spesso viene considerato un teatrino e non una cosa seria come dovrebbe essere il mondo politico.

Che il Partito Democratico possa essere portavoce di una voglia di creare una coalizione omogenea che al momento appare abbastanza difficile anche solamente pensare, è una chimera se continueremo a vivere gli stessi scenari; c'è bisogno di un input diverso che però tenda la mano al passato raccogliendone gli aspetti migliori.

Cosa voglio dire?

Paradossalmente si dimostra che quel chiacchiericcio a cui alludevo prima è talmente infondato perché proprio dal Pd, gli autoconvocati vogliono ripartire e non fuggire;
cercando proprio di riportare in auge quella politica di partito e dei partiti, che negli ultimi anni si è disgregata producendo gli affetti che stiamo subendo oggi.

Illuogo stabile di incontro e approfondimento delle questioni amministrative del comune, con particolare riguardo ai bisogni delle categorie più svantaggiate e alle esigenze della città”,
potrà anche essere considerato solamente  uno slogan per fini elettorali, ma di fatto si riferisce ad una mancanza che il mondo politico ha perso per strada ed un punto di riferimento mancante per tutti coloro che vorrebbero o avrebbero voluto avvicinarsi a questo mondo.


Ad ogni modo il tutto può essere riscontrato
nel documento dell' Associazione "Futura" che a conclusione del mio scritto,
allego integralmente.

Eccovelo:

📌📌📌📌📌📌📌📌📌📌📌📌📌📌

FUtuRA – Associazione politico-culturale di idee per un nuovo centro-sinistra
L’associazione politico culturale FUtuRA nasce dall’esigenza di legittimare la spinta
democratica sorta all’interno del PD molese (i cosiddetti “autoconvocati”) nella
creazione di un nuovo strumento di dibattito e confronto politico in città.
La continua degenerazione dei partiti, oltre a danneggiare i principi fondamentali
previsti dalla Costituzione con la conseguente lenta distruzione degli stessi, produce
anche il passaggio del potere dalle mani dei cittadini a quelle di singoli rappresentanti
di effimere liste civiche o ristrette oligarchie. Non si tratta di tornare alla
Prima Repubblica, ma di restituire alla democrazia partiti strutturati, che funzionino
e che non siano solo operanti nella mera catalizzazione dei consensi, ma strutturati
con rappresentanti che sappiano elaborare progetti collettivi futuribili; partiti che
siano luoghi di cooperazione e non di competizione astiosa per il potere.
Il “malessere” dei partiti può essere curato solo così, recuperando il rapporto con la
gente attraverso la partecipazione attiva. Non l’“Io” ma il “Noi” deve essere la base
sulla quale costruire il progetto di un nuovo centro-sinistra che deve partire dal PD
di Mola.
L’associazione si propone proprio di essere luogo stabile di incontro ed approfondimento delle questioni amministrative del comune, con particolare riguardo ai bisogni delle categorie più svantaggiate e alle esigenze della città. Questa promozione di spazi di discussione sarà garantita anche dalle nuove piattaforme telematiche e dall’informazione on-line.
FUtuRA deve essere intesa come “il segno di un cambiamento possibile”. Deve diventare in grado di generare una postazione civica culturale permanente con l’ambiziosa finalità di dar vita ad una coalizione di centro-sinistra in grado di vincere le elezioni amministrative per trascinare Mola fuori dal pantano in cui si trova.
Il centro-sinistra di Mola ha tutte le risorse e le potenzialità necessarie per raggiungere l’obiettivo di tornare ad essere protagonisti nell’ambito territoriale della Città metropolitana. Si vuole puntare al recupero di tutte le competenze e le esperienze della classe politica dirigente locale che per 14 anni, dal 1996 al 2010, ha guidato Mola, risollevandola con una programmazione puntuale, fatta di opere pubbliche ed interventi che molto spesso si sono dimostrati innovativi, al punto da diventare riferimento per molti comuni pugliesi. Oggi, a distanza di anni, si sono interrotte quelle buone pratiche a causa di una classe politica locale che non si è dimostrata capace di rinsaldare e dare continuità a tale azione. L’associazione vuole recuperare quelle forze e quelle energie soprattutto per affiancarle ad una nuova classe dirigente di giovani e di sensibilità civiche affini al centro-sinistra in grado di ricevere, concretamente, il testimone per riprendere con energia, impegno ed entusiasmo il percorso interrotto. La volontà di riprendere una piattaforma saldamente radicata nelle esperienze e nella storia del centro-sinistra della nostra comunità e che guardi concretamente al futuro non è solo un obiettivo, ma un desiderio forte espresso da molti nostri concittadini che ci sentiamo in dovere di esaudire.
È ovvio che tutto questo non potrà realizzarsi senza un PD credibile e responsabile.
È pertanto indispensabile che prevalga il senso di responsabilità da parte di tutti affinché si possano ritrovare progettualità, apertura e coesione. Questo obiettivo può
essere raggiunto solo attraverso una seria e serena autocritica per poi avviare, assieme
alle altre forze che aderiranno, un grande cantiere di discussione creativa su
un vero programma di cambiamento in vista delle elezioni del 2018.
L’appello si rivolge perciò a tutti coloro i quali si riconoscono nei valori fondanti del
centrosinistra: quelli non iscritti né intenzionati ad iscriversi al Partito Democratico; quelli che hanno come riferimento forze politiche diverse o che non si sentono oggi adeguatamente rappresentati dai partiti ed hanno voglia di partecipare alla vita politica del Paese. L’obiettivo comune dovrà essere quello di lavorare insieme per combattere le spinte personalistiche, l’astensionismo, le politiche populiste e demagogiche e dare nuovo slancio e credibilità alla politica attraverso il buon governo della cosa pubblica.
I principi imprescindibili su cui si fonda l’Associazione possono così riassumersi:
– Elaborazione partecipata e condivisa di un progetto di centro-sinistra che persegua l’idea di una città in grado di sostenere i valori della solidarietà, dell’uguaglianza, dell’equità, della giustizia sociale e dove l’ambiente e il lavoro siano le priorità;
– L’unità di tutte le forze di sinistra da costruire attorno ad un programma condiviso, in grado di costruire una coalizione forte e solida in vista delle prossime consultazioni elettorali, senza l’esclusione di nessuno e nel rispetto delle singole autonomie;
– La costruzione della nuova unità del centro-sinistra partirà dal basso, con un occhio di riguardo soprattutto alle realtà locali per creare veri e propri laboratori politici, non limitandosi a seguire i fatti e i leader nazionali;
Quanto sopra dovrà soprattutto servire a restituire l’entusiasmo di fare politica ai
molesi, ridandogli la speranza e il piacere di sognare.

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