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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

FORSE NON TUTTI SANNO CHE LA TARI SI PAGA ANCHE SUI POSTI AUTO SCOPERTI



Probabilmente non tutti ne sono a conoscenza o quantomeno si preferisce fare "l'orecchio da mercante" su una questione che potrebbe incidere sul bilancio familiare (e non) delle spese previste per il pagamento di tasse ed imposte.

La tassa sui rifiuti TARI,risulta, infatti, dovuta anche con riferimento agli spazi scoperti adibiti a posto auto, pur se non denunciati come tali.

A prescindere che si sia a conoscenza di tale norma o non si ritenga di propria competenza lo spazio per parcheggiare, secondo la normativa si presume che la superficie sia potenzialmente idonea a produrre rifiuti (cfr. Commissione Tributaria Regionale di Roma, quattordicesima sezione, sentenza n. 5726/16).

Il tutto è diventato di attualità nel momento in un contribuente è ricorso in appello dopo che l’Agenzia delle Entrate gli aveva recapitato un accertamento TARI.

Forte del del fatto di essere in possesso di una perizia effettuata da un geometra che forniva la prova che le aree oggetto di contestazione in realtà non erano suscettibili di produrre rifiuti, trattandosi di parcheggi scoperti, il contribuente è andato avanti con il procedimento ritenendo illegittimo sia l'accertamento e sia cosa si contestava.

La sua tranquillità, invece, è stata letteralmente spazzata via  dal fatto che per la Commissione Tributaria Regionale di Roma, invece, l’accertamento fiscale è comunque legittimo anche se riferito ad un’area scoperta adibita a parcheggio e non denunciata, essendo la stessa suscettibile di produrre rifiuti in base alla presunzione della presenza umana.

Praticamente per calcolare quello che si deve versare non si deve tenere solamente conto dei vani di un'abitazione o della sua superficie calpestabile, bensì qualsiasi spazio sia riconducibile ad un locale.

C'è inoltre la previsione transitoria prevista dall’articolo 238 del decreto legislativo 152/06 che riguarda la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani e prevede che chiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo locali, o aree scoperte ad uso privato o pubblico non costituenti accessorio o pertinenza dei locali medesimi, a qualsiasi uso adibiti, esistenti nelle zone del territorio comunale, che producano rifiuti urbani, è tenuto al pagamento di una tariffa.

Insomma, potremmo trovarci in una situazione simile anche senza saperlo e quando si vive in un luogo nel quale le parole d'ordine sono, casse vuote delle Istituzioni, riequilibrio finanziario, ecc ...
recuperare l'evasione, è un pericolo non di poco conto. 

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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