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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

REFERENDUM: MATTEO RENZI SI DIMETTE? "NO"! VABBE'....



 
Alla fine a vinto il "NO", ma potremmo dire anche all'inizio...
Era il risultato più ovvio, logico, scontato; non si può prendere la Costituzione e ridurla a carta straccia da sovrascrivere a piacimento, altrimenti non serve e la si butta.
Per me è sempre stata qualcosa di sacro e mi viene sempre un po' di allergia verso coloro che intendono imbrattarla con le loro modifiche.
Capisco che il mondo si possa evolvere..... mmm... vabbè forse meglio dire.... possa cambiare ....
però se riforme ci devono essere, almeno non devono essere fatte così a gamba tesa verso la Costituzione che ha un senso per come è stata fatta, proprio perché mette tutti quei paletti e tutti quegli apparati a difesa di quella che può avvicinarsi, se non diventare una dittatura, per esempio.
Io voglio il mio diritto di voto e lo voglio in maniera identica, voglio votare per colui che sarà il mio Sindaco, ma anche per chi mi rappresenterà alla Provincia, alla Regione, in Senato ecc... già mi sembra di delegare troppo!
E "come siamo belli" quando diciamo di voler votare direttamente il Presidente della Repubblica.... e poi vogliamo rinunciare anche a votare le cariche che fino ad ora ci spettava eleggere.
Se poi devo delegare sempre più persone che votano per me, non ci siamo...
La democrazia va a farsi benedire ... e la dimostrazione è stata proprio che, almeno per una volta, la democrazia ha vinto!
Ho terminato la scheda elettorale e sono ripartito con una nuova di zecca per questo referendum: l'ho inaugurata vincendo, ma per mie convinzioni, non perché ho parteggiato per quello o per quell'altro personaggio!
Almeno questa volta; dovremmo farlo tutti ....  almeno al referendum.

E' questo l'errore più grande che si fa quando si va al voto con questa formula; una volta che puoi esprimere veramente la tua opinione e non delegare nessuno, non puoi stare ad ascoltare le indicazioni politiche o vedere chi si schiera da una parte o dall'altra.
A me non è fregato niente ed ho votato NO.

Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha annunciato le dimissioni:
 "Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta. Volevo ridurre il numero delle poltrone: la poltrona che salta è la mia".
E' chiaro che è una sconfitta per lui, la riforma era sua e l'ha cavalcata fino in fondo, però è stato un grosso errore personalizzarla a tal punto.
Alla fine se n'è uscito con un bel discorso, molti spunti interessanti e qualche merito che francamente gli  riconosco, ma se il tutto si riduce ad una poltrona che salta al posto di quelle che voleva cancellare, credo che il concetto sia molto riduttivo.
La coerenza nella politica non c'è e non parlo solamente di politici che cambiano bandiera, ma delle idee (o presunte tali) .
Prendete Berlusconi, ad esempio: anni fa ha promosso un'iniziativa simile, tutti gliel'hanno bocciata ed ora che Renzi arriva a farne addirittura un referendum che fa? Vota contro! 
D'altro canto il PD e tutte le forze contrarie all'ex Piduista del Consiglio che parlavano di come non si potesse toccare la Costituzione, in questi giorni erano promotori del SI.
Signori miei, qui quello coerente sono io!
Non votai contro Berlusconi all'epoca, ma contro quell'idea; oggi ho rinnovato il mio punto di vista e me ne frego se è stato lo stesso di Berlusconi, Grillo, o Salvini, anche perché il loro non è stato un punto di vista, ma un voler "andare in culo a Renzi" (anche perché almeno uno dei tre è sicuro che di idee non ne possa partorire). 
Piuttosto che credibilità possono avere certi personaggi?

A dire il vero a me il populismo che questi hanno prodotto in molti elettori, questa volta mi ha fatto comodo,  visto che si è andati nella direzione che preferivo; una specie de "il fine giustifica i mezzi" e posso cantare vittoria grazie anche ai voti che hanno portato, almeno due di quelli che considero "acerrimi nemici".

In verità, una volta acquisito il risultato vorrei fare considerazioni diverse, nell'analisi.
La speranza è che in tanti abbiano votato NO non per mandare a casa Renzi, ma solo per bocciare la riforma.

Io non ho votato contro Matteo Renzi, anche perché se devo essere sincero lo considero il miglior leader che in questo momento ci possa essere in Italia; lo so che molti non saranno d'accordo con me, ma ammesso che abbiano ragione, basterebbe anche solamente fare un confronto con i suoi avversari e non ci sarebbero paragoni.
Quindi anche solo per questo, la mia teoria sarebbe giusta.
Ho detto che ho riconosciuto alcuni dei suoi meriti, la sua voglia di essere conciso ed intraprendente, anche se non può fare politica come se fosse al supermercato a promuovere i prodotti.
Da noi in Puglia si dice "che in qualche occasione ha sfrasciato", ma comunque ha fatto in modo che il PIL si muovesse un pò in senso positivo, ha creato un minimo di occupazione (anche se talvolta con mezzi un po' discutibili), ha risolto alcune situazioni croniche (anche se la questione scuola non può essere digerita), ha fatto una specie di miracolo con la questione dei diritti civili.
Però questa riforma era inaccettabile, non doveva essere un voto (esclusivamente) politico e di conseguenza non avrebbe dovuto provocare le dimissioni del Presidente del Consiglio.
All'inizio ho scritto: Ha vinto la democrazia!
Un bel concetto se fosse al 100%....
Durante questo periodo abbiamo assistito ad un'Italia che viaggia, anche per quanto riguarda il pensiero a due velocità:

Da una parte siamo stati testimoni di un cambio epocale e così alla "pompetta di Berlusca", al "Bunga Bunga", alle "figlie di Moubarack" ed "olgettine varie" si sono sostituiti i concetti di  "potestà concorrente", "bicameralismo paritario",  "Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel)", "Enti territoriali", ecc.
Senza dubbio un'evoluzione nel modo di percepire le sorti della propria nazione.

Dall'altra parte si è rimasti alle solite...
e quindi si è persa quell'occasione di quella stessa evoluzione.
Non andare a leggere i quesiti, approfondirli e votare solo per mandare a casa il "chi comanda di turno", senza porsi la domanda di quale fosse la cosa migliore da fare in un referendum dal quale dipendeva il futuro nostro e, probabilmente di chi verrà dopo di noi (a prescindere da quale sarebbe stata la decisione finale di voto), è semplicemente una grande coglionata.

Probabilmente le dimissioni di Renzi erano doverose, però io penso che non sia obbligatorio il  concetto che "se non fate come dico io, non gioco più, me ne vado" .

E' vero che magari potremmo anche ritrovarci con un Renzi-bis (la vedo difficile), ma in quel caso un consiglio lo darei:
Secondo me ad un certo punto la situazione è sfuggita di mano, nel senso che si è sentito onnipotente, il salvatore della Patria, l'unico depositario della verità e l'unico in grado di comprendere quali fossero le soluzioni, insomma l'Unto del Signore, come Berlusconi...
Beh, le cose non stanno così....
Solo il fatto di proporre una modifica alla Costituzione senza l'apporto della minoranza, è stato un autogol clamoroso.
Trattasi di un testo troppo importante perché sia espressione di un solo punto di vista, figuriamoci cosa ne sarebbe della normale amministrazione se si continuasse su questa falsa riga e, soprattutto, non oso immaginare cosa sarebbe successo se avesse vinto il SI.

Io credo che tutti debbano essere rappresentati, ecco perché non tollero neanche il maggioritario che tende a far sparire i partiti più piccoli o ad inglobarli in pseudocoalizioni nelle quali ti devi fondere rinunciando alle tue caratteristiche peculiari, finendo per non essere né carne e né pesce, tutto ed il contrario di tutto ed in modo che si possa passare indisturbati da una parte all'altra, senza grosse crisi d'identità (tanto praticamente sono la stessa cosa).

La tanto sbandierata governabilità non dipende dall'iter legislativo o dai regolamenti, ma dipende dalla capacità e coesione delle forze politiche. 
E sono falsi miti le leggende sul fatto che non si possa fare una legge in Italia a causa del ping pong tra le due Camere, in realtà legiferiamo in media con tutti gli altri Stati del mondo e, proprio ad essere pignoli, il passaggio tra Camera e Senato avviene solo nel 20-25% dei casi.
La realtà è che è proprio il Governo che non riesce ad attuare le leggi che emana.
Quindi non sarebbe più facile ricorrere alle leggi già esistenti , rispettare la Costituzione, far rispettare le regole, anziché alzare tutto questo polverone?
E non è solo teoria, vogliamo fare un esempio fresco fresco? 
OK,   "la Buona scuola" è stata approvata oltre un anno fa, perché è ancora incompleta e non applicabile al 100%? Semplice:  mancano 10 leggi delega affidate al governo!

 Si può risparmiare anche solamente dimezzando lo stipendio a tutti i politici; non è detto che si debbano cancellare quelle forme Istituzionali che sono alla base del nostro ordinamento.

L'errore più grande è quello di ritenersi invincibile, anche qundo si propongono cose che si sa che sono un pò tendenziose, in un certo qual modo ha cercato di prendere per fessi tutti gli italiani e pensare di essere impermeabile alle sconfitte.
Ha fatto una proposta e l'ha messa messa al vaglio del popolo, beh,  non è passata; ok bisognava vedere gli errori, porvi rimedio anche per le intenzioni future, invece lui stesso è voluto essere questa la legge; sembrava Maciste con questa  sua creatura sulle spalle in cui si raffigurava in un pericoloso tutt'uno che non lo ha portato da nessuna parte.
E' solamente la democrazia ad averlo sconfitto, la ragione stessa per cui lui non è lo Zar o l'Imperatore, il Re o anche solamente  il Duce, ma semplicemente il Predidente del Consiglio.
Se comprende questo,  può anche essere rimesso al suo posto, l'importante è che abbia fatto tesoro di tutte queste vicende.
Certo l'deale sarebbe avere un premier eletto dal popolo...
 
Un'altra cosa,
In questi giorni ho ascoltato pronunciare il termine "garantista", come se fosse qualcosa di negativo.
La forza della Costituzione, la volontà di chi l'ha scritta sta proprio in quello, proprio per evitare ciò che è già accaduto.

E poi a prescindere dai concetti, ideali, ecc....
certo che sono garantista....
lo sono soprattutto, per me, non si sa mai.....
qui ognuno si fa le leggi ad personam, si barrica dietro a frasi che tentano di vendere facilmente un prodotto.
Pensate che non è detto che vi troviate sempre dalla parte nella quale pensate di essere.
E quando votate, pensate a quello che è meglio, per la Nazione, per i cittadini in genere, ma anche per voi in prima persona, si voterebbe meglio e soprattutto con coscienza. 
e se c'è coscienza allora è un voto giusto....

o "NO"? 

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