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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI; SOLO UN'ENNESIMA RICORRENZA?

 

Il 10 dicembre è la Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
Qualcuno dirà: "Un'altra ricorrenza come tante", senza soffermarsi più di tanto.
La verità è che non si può essere così leggeri su qualcosa che riguarda ognuno di noi, anche l'interlocutore più superficiale.
Non stiamo parlando, infatti, di un concetto astratto, ma di qualcosa che quasi 70 anni fa è stato messo nero su bianco, un ordinamento che tutti dovremmo essere tenuti a rispettare e nel quale è intrinseco il rispetto che gli altri debbano avere nei nostri confronti.

Ma è veramente così?

Purtroppo no, ma non per il fatto che in molti non sappiano nemmeno dell'esistenza di questa giornata, ma per il fatto che se chiunque a questo mondo ha dei diritti, probabilmente li deve in gran parte a ciò che fu scritto in quella data, ma purtroppo non si riesce a far applicare (o non c'è la volontà di farlo).

In questi giorni, coloro che hanno votato NO al referendum costituzionale in Italia, lo hanno fatto (almeno quelli con cognizione di causa) per difendere la Costituzione.
Dall'altra parte c'era chi affermava che bisognava "modernizzarla" che si trattava di qualcosa scritta negli anni '40 e che quindi era "roba vecchia".
Il termine "garantismo" è stato voluto far passare come negativo, invece sono proprio le garanzie, anche quelle scritte, che mancano in questo mondo ancora troppo brutto per essere considerato civile.

il 10 dicembre 1948 venne promulgata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Praticamente nello stesso periodo che i sostenitori del SI, definivano vecchio, obsoleto!
Sapete perché devono rimanere tutte le garanzie?
Perché nonostante ci siano nella nostra Costituzione o nella dichiarazione Universale dei Diritti umani, queste vengono costantemente ignorate, disattese, aggirate, ecc...
 
Il 10 dicembre di 68 anni fa, l'intero pianeta era ancora devastato dalle vicende della Seconda guerra mondiale.
Quella "Dichiarazione" a New York presso l’Onu guardava avanti, ma non solo fino a percorrere la linea temporale che giunge fino a noi, ma per andare oltre, fino all'infinito.
Fu decretata, una volta per tutte, l’imprescindibilità dei diritti umani per le società e le nazioni del pianeta.
Un momento storico a cui ne seguì un altro, cioè l’istituzione formale della Giornata, avvenuta durante il 317º meeting globale delle Nazioni Unite il 4 dicembre 1950, quando è stata promulgata la risoluzione 423, che invitava tutti gli stati membri e tutte le organizzazioni coinvolte ed interessate a celebrare la giornata nella maniera a loro più consona.

"Da qui non si torna più indietro", si disse... il problema è che non ci siamo ancora arrivati.
Eppure sono parole di un'ovvietà quasi imbarazzanti.

Si tratta di 30 articoli che parlano di quelli che, a tutti noi, sembrano i normali diritti che dovremmo avere, che ci hanno sempre insegnato e proposto come normalità ispirati ai più grandi documenti in ambito di diritti: il britannico Bill of Rights (1689), la Dichiarazione di Indipendenza Statunitense del 1776 e, ovviamente, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino nata durante la Rivoluzione Francese.
Ah... si... tutta roba vecchia, dimenticavo ....
Ad ogni modo diamo un'occhiata:
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà.

“Il diritto alla vita e all’alimentazione, alla salute e all’istruzione, alla libertà di espressione e di stampa, ad un giusto processo e a professare la propria fede, vi sembrano fesserie?
E pensate che esse abbiano un'applicazione concreta in tutti i luoghi del nostro globo?
Ma perché allargare i confini? Per caso nel nostro microcosmo non accade nulla che vada contro tutto ciò? Oggi continuiamo a discriminare, ci giriamo dall'altra parte se incontriamo la sofferenza altrui o vediamo che qualcuno subisce un torto; meglio non immischiarsi, meglio non esporsi, farsi i fatti propri, meglio guardare al proprio orticello che già non è tanto verde come vorremmo....
Bella società!
Poi parliamo dei diritti ... i nostri....
Perché siamo diversi dagli altri?

Sapete, è una cosa oscena accendere la TV e farsi scivolare che in Siria si continua a combattere e morire, o che in Turchia il presidente Erdogan fa il dittatore, ecc... ; non sono protagonisti di film o telefilm è solamente una realtà delle cose a cui ci siamo assuefatti.
E se  il Mediterraneo porta sui propri fondali  uomini e donne e bambini, noi cosa diciamo?
"Almeno non vengono ad invadere le nostre città"
che schifo di uomini che siamo, nascondendoci dietro la scusa del terrorismo....
parlando addirittura di (sempre "nostri") diritti ....
Ignoranti!
Articolo 13
Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.
Articolo 14
Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
Questo diritto non potrà essere invocato qualora l’individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.


 In oltre 70 paesi del mondo, tra Africa Asia e Sudamerica, l’omosessualità continua a essere reato.
"Vabbè probabilmente non sono "evoluti" come noi o (peggio) "significa che non vogliono fare gli evoluti".
Si, peccato che  in Italia per promulgare un mezzo straccio di legge sui diritti civili siamo stati una vita e dopo aver tradotto faticosamente in legge il ddl Cirinnà, stiamo ancora a parlare di Sindaci che si rifiuterebbero di celebrare matrimoni o che per una parte dell'opinione pubblica dovrebbero rifiutarsi di farlo!

Non parliamo poi del fatto che cibo, farmaci, istruzione, sono praticamente assenti in tantissime aree del nostro globo.

Paradossalmente parliamo di un documento del '48 e nel 2016 Zeid Ràad Al Hussein,  alto Commissario Onu per i diritti umani in vista della Giornata mondiale deve constatare che l'anno ancora in corso "è stato un anno disastroso per i diritti umani nel mondo e la pressione senza precedenti sugli standard internazionali dei diritti umani rischia azzerare l’insieme unico di protezioni messe in atto dopo la seconda guerra mondiale".

Certo, basta guardarsi intorno:  “movimenti estremisti” , gli inaccettabili crimini dell'ISIS, tutti i conflitti in corso,  le discriminazioni, coloro che approfittano di tutto ciò ed attraverso la paura dei cittadini seminano concetti nazifascisti, la xenofobia dilagante ....

Ma cosa stiamo diventando?
Ma cosa cazzo siamo?

La colpa è sia nostra e sia delle Istituzioni; noi non dobbiamo farci abbindolare dal facile populusmo ormai abusato dalla politica (anche perché il livello dei politici attuali quello è) e loro non dovrebbero essere i primi carnefici della nostra stessa umanità. 
Dovrebbero essere proprio gli Stati a difendere i nostri diritti, cosa che puntualmente non accade.
Eppure sono loro, coloro che deleghiamo e che firmano i documenti che attestano il rispetto dei diritti umani.
Articolo 28
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

Ho scritto che molto di quello che c'è negli articoli di questo importante documento, per noi è ovvio e scontato, anche se non sempre si riscontra nella quotidianità della nostra vita, eppure in molti non si stupiscono se vedono un senzatetto, o sanno di qualcuno che si è suicidato per aver perso il lavoro o perché non ha più nulla.

Articolo 17
Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.

Parlatemi ancora di garantismo da togliere dalle Costituzioni e vi sputerò in faccia.
Impariamo a conoscere quali sono i diritti di tutti, cosa ci sia scritto nei documenti che si dovrebbero mettere in pratica, spingiamo e facciamo in modo che questi siano rispettati e torneremo a festeggiare il fatto di essere umani.

Come obiettivo per questa giornata mondiale dei diritti umani, non sarebbe male vero?
In teoria, dovrebbe essere ovvio...
E non fatelo perché è Natale, altrimenti sarebbe l'ennesima accozzaglia di buoni sentimenti veri o presunti da esporre sugli alberi o sui balconi per illuminare per un attimo l'esistenza.

Come dovrebbe essere per coloro che sentono queste festività, anche quella missione dovrebbe essere qualcosa che faccia luce nella coscienza, nel cuore e nell'essenza di ogni singolo essere umano.

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