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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

SAGRA DEL POLPO 2015, DITE PURE QUELLO CHE VOLETE, PER ME RIMANE LA MIGLIORE DI SEMPRE!

SAGRA DEL POLPO 2015,
 DITE PURE QUELLO CHE VOLETE,
 PER ME RIMANE 
LA MIGLIORE DI SEMPRE!



Sicuramente è un titolo, quello scelto, che può far discutere o quantomeno può lasciare perplessi, a causa di tutto quello che si è detto o si è ricamato, ma io credo che ogni cosa assume un termine di grandezza a seconda dei parametri con cui si fanno le proprie valutazioni.
Se poi tutto si dovesse ridurre ad opinioni di diversa natura, tipo per partito preso, allora è anche inutile parlarne.
Sembra un controsenso tornare a parlare di un evento che si è svolto alla fine dello scorso Agosto in quel di Mola di Bari, ma i continui riferimenti durante tutti i Consigli comunali hanno fatto i modo che la questione continuasse a rimanere costantemente d'attualità.
Ad onor del vero bisogna dire che le lungaggini burocratiche hanno fatto in modo che le forze di minoranza ribadissero i loro concetti in continuazione, nello svolgimento del loro compito, ma anche quando tutto è stato relazionato e messo a disposizione di chiunque volesse dare un'occhiata attraverso le delibere è rimasta fuori una delle interrogazioni che ha fatto in modo che non si potesse chiudere il cerchio.
Purtroppo devo ancora una volta ricordare che i preparativi e la sagra stessa sono stati vissuti con quella continua voglia di distruggere da parte di alcuni e quella di andare avanti in maniera ancora più determinata da parte di coloro che si sono prodigati in maniera che non mancasse il tradizionale appuntamento estivo.
Quindi, nonostante varie forme di boicottaggio ed ostruzionismo Il 22 e 23 Agosto scorso si è svolta la Sagra del Polpo 2015, una manifestazione finalizzata alla valorizzazione delle risorse locali e del prodotto di qualità! A differenza di quanto non fosse accaduto nella maggior parte delle edizioni precedenti.
Già con queste motivazioni, l'evento sarebbe dovuto piacere di più, ma si sa ci sono troppe cose consolidate nel tempo che quando ti scappano di mano è difficile accettare anche miglioramenti di direzione che se anche non nell'immediato,  possono portare un'evoluzione stessa del concetto di sagra.
A seguito di qualche differenza di vedute con la Pro loco che aveva organizzato l'evento l'anno precedente, l'amministrazione comunale decise di affidare all' APM (l'associazione delle attività produttive molesi) ed all'Avis il compito di organizzare la manifestazione.
Queste due associazioni si sono servite di un gruppo di volontari che ha accettato nonostante le previste difficoltà, di adoperarsi affinché si potesse mettere in scena un evento del genere in un manciata di giorni e con un budget quasi ridicolo, sicuramente inferiore di gran lunga (lunghissima oserei dire) rispetto quello previsto dai precedenti organizzatori.
Nessun ospite musicale di grido (ma tanto in realtà si parlava sempre di vecchie glorie) del panorama musicale nazionale e la previsione di esibizioni di band locali.
Nonostante pubblicazioni in rete che informavano gli eventuali turisti che la Sagra non si sarebbe più svolta, da parte della Pro loco che non si è comportata in maniera corretta e leale in quell'occasione (per fortuna sembra che successivamente lo strappo si sia ricucito, bisognerebbe sempre lavorare tutti in un'unica direzione), boicottaggi e chiusure varie anche da molti operatori della marineria (che poi si sono lamentati di non essere stati coinvolti, alla faccia della coerenza), devo dire che è andata in scena una Sagra che ha visto la partecipazione di più gente di quella che gli organizzatori stessi si aspettavano.
I Blues Reflex ed i Senza Meta, la prima sera ed i "Sense of life" quella successiva, hanno intrattenuto piacevolmente coloro che sono accorsi al richiamo della "Sagra del polpo di Mola" che ha dimostrato che può anche camminare con le proprie gambe senza dover per forza spendere una fortuna per accaparrarsi quel nome che poi nella maggior parte dei casi tanto nome non è (o non lo è più).
Anzi musicalmente parlando si è trattato di due serate di livello assoluto che magari veniva a mancare anche nelle famose dei battiti live in cui il playback abbondava alla grande.
Anche i presentatori sono stati giovani e non professionisti e non hanno assolutamente sfigurato.
E' chiaro che si sapeva che la nuova formula, con quel budget e quella maniera di prepararla non avrebbe potuto competere a quelle grandiose del "Battiti live", "Zelig" quelle per intenderci che per diverse anni sono state caratterizzate da un progetto di manifestazioni sponsorizzati dalla Dreher che annoverava tra le date i migliori eventi estivi di tutta la penisola. (dei quali la sagra molese faceva parte)
Ed è solo con quelli che si può fare un paragone!
Arrivare a quelle cifre partendo da diversi presupposti potrebbe essere un'ottima cosa per il futuro.
Un'era che già era stata allontanata dalla nostra realtà degli ultimi anni in cui la Sagra si era notevolmente ridimensionata.
Proprio per questo è stato più logico ripartire da qualcosa "fatto in casa" quasi come le prime edizioni, riscoprendo una dimensione più umana, ma tracciando una nuova prospettiva per il futuro.
Per questo essa assume per me un valore primario, ed è in questo senso che  la giudico fondamentale.
Per me è la migliore di sempre per diversi motivi, perché pone le basi per una nuova rotta (che può inglobare anche tanto altro, evolvendosi nel tempo, ospiti musicali compresi, ma da valutare sotto diverse prospettive) e perché essendone stato parte attiva ho potuto vedere quanto ci sia intorno a quest'evento.
E' stato davvero schifoso, aberrante, scandaloso, infimo, vigliacco, ignorante, soprattutto ridicolo, il comportamento di molti nei confronti di chi ci ha messo l'impegno e la faccia per di più in maniera gratuita.
Rendersi conto di "quanta merda" sia stata gettata in faccia anche a queste persone è qualcosa che ti fa cadere le braccia, ma che ti convince ancora di più che quel marcio bisogna combatterlo e credo che, si può dire quello che si vuole, ma sia stato vinto e pure alla grande.
Tra quei volontari c'ero io e magari ci sono abituato, ho le spalle larghe e secondo qualcuno me le vado pure a cercare, eppure momenti di sconforto (pochi) ne ho avuti, anche se poi ho voluto condividere con i miei compagni di viaggio quella che ho considerato in quelle serate la nostra vittoria a prescindere dai numeri ( il mio è 10!) e dai commenti.
Sono anche stato amichevolmente preso in giro a causa di un messaggio "troppo sentimentale" scritto a tutti i volontari, ma la voglia di condividere quei sentimenti è stata maggiore delle "conseguenze".
Avevo voglia di fare in modo che tutti si considerassero una vera squadra, quasi un corpo unico e che tutti potessero compiacersi di quanto portato a termine in quell'indicibile clima che i soliti "franchi tiratori" avevano contribuito a creare.
C'era anche chi ha vissuto la cosa in maniera diversa, chi non è abituato a queste vicende, alle contrapposizioni, chi ha una sensibilità diversa e chi non capiva nemmeno perché tutto questo accadesse, visto che stava solo mettendosi a disposizione con grande entusiasmo per un evento, senza prendere nemmeno in considerazione eventuali coinvolgimenti politici.
Abbiamo dovuto, i più esperti, fare da chioccia, ma n'è valsa la pena.
Con queste premesse ogni risultato sarebbe stato una vittoria, ma anche in termini di numeri, mi sembra che le cose siano andate abbastanza bene.


Uno dei motivi per cui si è tardato tanto nel chiudere il cerchio è dovuto ad un'iniziativa di beneficenza, uno dei fiori all'occhiello di questa edizione della Sagra del polpo.
Il maggiore sponsor, la Peroni ha regalato una quantità di birre all'organizzazione e si è deciso di creare uno stand nel quale queste bottiglie fossero vendute per ricavare una cifra da devolvere a chi ne ha bisogno.
Purtroppo in questa società in cui tutti siamo pieni di impegni, la volontà dell'amministrazione comunale di coinvolgere attraverso la presenza, qualche rappresentante della ditta in questione, ha fatto in modo che si dovesse rimandare di volta in volta la consegna del denaro raccolto.
Una cortesia dovuta, visto che a seguito del un generoso regalo della Birra Peroni (480 birre), nel nostro stand di beneficenza abbiamo raccolto 720 euro!
Una precisazione, visto qualche battutina che ho letto nei social network: Non è che nel corso della sagra siano state vendute 480 birre, quel dato si riferisce solamente allo stand di beneficenza che vendeva solo quello. Di conseguenza è una cifra più che considerevole se consideriamo che la maggior parte della gente acquistava le bevande dagli stessi stands da cui acquistava la roba da mangiare.


E così il 15 Febbraio scorso, alla presenza di diverse persone coinvolte tra le quali la responsabile marketing Peroni, la dott.ssa Anna Loconsole, il responsabile di zona Giuseppe Angelillo, il Sindaco Giangrazio Di Rutigliano, il vicesindaco F. Mola, l'assessore G. Russo, la segretaria comunale M.T. Carbonara, il consigliere comunale G. Siciliano, il sig. G. Giardinelli per APM (Attività Produttive Molesi), la sig.ra F. Susca per l'Avis, il sig. F. Ungaro per i musicisti esibitisi durante la Sagra, la dott.ssa G. Vita per il gruppo dei giovani volontari, l'Amministrazione ha onorato la  promessa consegnando il ricavato alla presidentessa del Gruppo di Volontariato Vincenziano di Mola, la sig.ra Morgese.
E' stata un'iniziativa gradita; i costi che mensilmente questa associazione deve sostenere sono di 700-800 euro, quindi attraverso la Sagra del Polpo 2015, abbiamo assicurato circa un mese di pasti alla mensa dei più bisognosi.  


La presidentessa ha colto l'occasione per diffondere l'invito a tutti i giovani che desiderano rendersi utili per la nostra città e per i più bisognosi, a collaborare come volontari al progetto Vincenziano.
Anche altre Vincenziane presenti hanno approfittato per ribadire la loro azione: attualmente il servizio mensa si svolge tre volte a settimana, ma il loro obiettivo è fornire al più presto un pasto caldo giornaliero ai più bisognosi. 

Dalla "Gazzetta del Mezzogiorno - La Gazzetta di Bari " di venerdì 19 febbraio 2016


Credo che anche in questo senso, questa sagra abbia tracciato un percorso nuovo, magari ripreso da tantissime iniziative che possono essere svolte nel corso dell'intero anno.
A Mola abbiamo una grande ricchezza che è quella dell'associazionismo, si potrebbe collaborare tutti e remare in unica direzione sia per il bene del paese e sia nei confronti di chi ha bisogno.
E se questa riflessione spunta anche in occasione di quello che spero sia l'ultimo articolo dedicato alla sagra che ho contribuito a realizzare, non credete che sia quasi ovvio che io consideri questa la migliore di sempre?
Spero che nel futuro tutto possa diventare più bello, ma se questo dovesse essere considerato l'anno zero, bèh.... tutto è partito da qui! 


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